IL BULLISMO AL GIORNO D’OGGI
Ciao a tutti! Come ben sapete, purtroppo, in
TV e alla radio non facciamo altro che sentire notizie su vicende molto
spiacevoli che accadono quotidianamente in particolar modo tra adolescenti. Sì,
sto parlando proprio del bullismo, un fenomeno che è soggetto a ripetersi
continuamente e spesso non sappiamo cosa fare per fermarlo…
Vi racconto ciò che e successo ad Atessa, un
paesino in provincia di Chieti.
Un ragazzo 14enne, beneficiante del sostegno,
è stato minacciato e picchiato da due compagni di classe. La vittima ha
riportato sul corpo vari lividi, ferite e lesioni, che sono state
fortunatamente scoperte da sua madre, la quale si è affrettata a portare il
povero ragazzo all’ospedale di Lanciano, dove sono state riscontrate varie
contusioni. I giovani bulli, sono ora ai domiciliari, e le indagini continuano.
Dopo questa complicata vicenda, inviterei
qualunque ragazzo che purtroppo è vittima di bullismo, a parlare di ciò che
accade con familiari, insegnanti, amici, o chiunque avesse la capacità di
ascoltare e magari aiutare.
Intanto, noi del blog vi invitiamo a visitare
il sito della nostra scuola “V.Antonelli”, digitando sul motore di ricerca
‘’IC3 CHIETI’’, aprire la pagina e cercare “bullismo’’; verranno fornite molte
dritte su come affrontare le situazioni più complicate e i progetti che sono in
corso per sconfiggere questo mostro!
Per oggi è tutto, alla prossima!!
CAMILLA E TOMMASO#3^B
Ciao a tutti! Come ben sapete, purtroppo, in
TV e alla radio non facciamo altro che sentire notizie su vicende molto
spiacevoli che accadono quotidianamente in particolar modo tra adolescenti. Sì,
sto parlando proprio del bullismo, un fenomeno che è soggetto a ripetersi
continuamente e spesso non sappiamo cosa fare per fermarlo…
Vi racconto ciò che e successo ad Atessa, un
paesino in provincia di Chieti.
Un ragazzo 14enne, beneficiante del sostegno,
è stato minacciato e picchiato da due compagni di classe. La vittima ha
riportato sul corpo vari lividi, ferite e lesioni, che sono state
fortunatamente scoperte da sua madre, la quale si è affrettata a portare il
povero ragazzo all’ospedale di Lanciano, dove sono state riscontrate varie
contusioni. I giovani bulli, sono ora ai domiciliari, e le indagini continuano.
Dopo questa complicata vicenda, inviterei
qualunque ragazzo che purtroppo è vittima di bullismo, a parlare di ciò che
accade con familiari, insegnanti, amici, o chiunque avesse la capacità di
ascoltare e magari aiutare.
Intanto, noi del blog vi invitiamo a visitare
il sito della nostra scuola “V.Antonelli”, digitando sul motore di ricerca
‘’IC3 CHIETI’’, aprire la pagina e cercare “bullismo’’; verranno fornite molte
dritte su come affrontare le situazioni più complicate e i progetti che sono in
corso per sconfiggere questo mostro!
Per oggi è tutto, alla prossima!!
CAMILLA E TOMMASO#3^B
CYBERBULLISMO
Sicuramente ne avrai sentito parlare, il
meccanismo è molto semplice, si tratta di bullizzare una persona attraverso i
Social Networks; la nuova forma di sopruso e umiliazione attraverso l’utilizzo
di strumenti tecnologici.
“Perché?” Per motivi
inesistenti, nella maggior parte dei casi.
Dietro ad uno schermo il bullo sa nascondersi. Non mostra il viso, ma foto insensate, paesaggi, profili falsi, o semplicemente non ci sono post.
Le app più conosciute che vengono usate sono le nostre preferite: WhatsApp, FaceBook, Instagram, Snapchat, Twitter e miriadi di altri Social Media.
A volte, queste “violenze” online, possono iniziare possono iniziare da un semplice commento, da un messaggio… Spesso, le persone vittime di cyber bullismo, vengono riprese o fotografate durante scene imbarazzanti, atti di violenza; le immagini vengono pubblicate, così comincia un circolo vizioso di messaggi pieni di irrisioni o insulti.
Purtroppo alla nostra
età, la maggior parte dei ragazzi si fa influenzare dalle cattive compagnie,
non riesce a gestirsi, a conservare il buon senso e pur di non sentirsi “fuori”
dalla folla attua dinamiche comportamentali di tipo violento, che ripetute nel
corso del tempo possono provocare seri danni psicologici. Ricordiamo che spesso
i bulli sono persone deboli, con difficoltà familiari, di autostima o altri
infiniti motivi, ma con il loro modo di fare da “terrorista”, riescono ad
integrarsi nelle diverse comitive.
Se ti
capita che qualcuno inizi a seccarti, denuncia il fatto alla polizia postale.
Non cancellare
mai i messaggi !!!!!! Sono le prove per dimostrare il danno e la sofferenza che
puoi ricevere.
Non dimenticare, inoltre, che le persone a te care e vicine possono aiutarti!
Se sei vittima di cyber bullismo, parlane
con loro. Faranno di tutto per sistemare la situazione e farti tornare a sorridere!
Tommaso e Camilla
XXIV CORSO DI EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ
La nostra scuola ha partecipato al corso di educazione alla legalità promosso dalla Sezione Distrettuale Abruzzese dell’associazione Nazionale Magistrati e dall’associazione Chieti nuova 3 febbraio.
Le
Scuole Medie partecipanti al concorso sono quelle di Chieti V.
Antonelli, G. Chiarini-C. De Lollis, Convitto Nazionale “G. B. Vico” ;
di Fara Filiorum Petri – sedi di Casacanditella, Casalincontrada,
Roccamontepiano; di Francavilla al mare, F. Masci; di Ortona, Fonte
Grande, n.1, via Mazzini n. 2; di Ripa Teatina-Torrevecchia Teatina M.
Buonarroti; di San Giovanni Teatino G. Galilei.
Il tema del concorso era
“Non cadere nella rete-internet e i diritti delle persone”. Il Concorso si è articolato da novembre a maggio nel seguente modo: visione, nelle classi, del film “Cyberbully”
con la guida dei docenti e successive riflessioni tra gli studenti e i
docenti; conversazioni dei magistrati nelle Scuole nei mesi di febbraio e
marzo; svolgimento dell’elaborato finale. Nella nostra scuola è intervenuta il Pubblico Ministero Barbara Del Bono.
Per
il nostro elaborato finale, abbiamo deciso di creare un video. A questo
video hanno preso parte due ragazzi di ogni terza e in questo elaborato
Anastasia viene aggiunta sul gruppo social della scuola e alcuni
ragazzi la offendono e Marco la difende. Tra i due nasce un’amicizia e si incontrano al parco e vanno a casa di Anastasia. Marco
però fa delle foto ad Anastasia mentre si cambia e le pubblica. In un
secondo incontro Marco porta con sé altri bulli che picchiano Anastasia
che in seguito viene aiutata da Luca e Alessia.
Alessandro Langella
Incontro con il Pubblico Ministrero
Venerdì 10 marzo nell’Aula Magna della nostra scuola si è tenuto l’incontro con il Pubblico Ministero Barbara del Bono che ci ha spiegato come comportarsi quando si è vittima di bullismo.
Il cyber bullo non
rispetta la nostra privacy, usa le nostre foto postate su social network contro
di noi, vi apporta delle modifiche per poi postarle sul suo stesso profilo, così da prendere ancora più in giro
la vittima.
Non bisogna fidarsi
delle persone che ci scrivono in chat privata perché possono aver creato un
profilo falso o hackerato il profilo di un’altra persona. Per il bulli è importante avere un pubblico. Infatti
un bullo senza pubblico non è nessuno! Se sui social una persona posta un video
imbarazzante o privato di un altro individuo NON dobbiamo assolutamente
ripostarlo.
Il PM ci ha fatto
vedere un video in cui una ragazza veniva picchiata da una coetanea e i ragazzi
intorno filmavano e la incitavano. Abbiamo “conosciuto” Amanda Todd, una ragazza vittima di cyberbullismo che ha cambiato
varie scuole per sfuggire al cyberbulli, ma in ogni scuola in cui andava la
riconoscevano e la prendevano in giro per il suo video postato da sconosciuti
su Internet. Ha provato a farla finita due volte ingerendo candeggina; la terza
è morta.
Se siete vittime di
bullismo denunciate o parlatene con amici o parenti.
Se i
bulli siete voi SMETTETELA perché la situazione potrebbe degenerare e finire male. Molto male!
Di Alessandro L.
Internet e il cyberbullismo
Internet è uno dei tanti
mezzi che utilizzano i cyberbulli per offendere e insultare le proprie vittime,
normali adolescenti. Però non tutti sanno che internet può essere utilizzato e
deve essere utilizzato per buone cause.
Possiamo cominciare a
guardare ad internet con tranquillità: non è solo uno strumento offensivo ma anche una via di uscita, per tutte quelle persone che
subiscono ogni giorno violenze da stupidi ragazzini che vogliono mostrasi
superiori.
La Polizia Postale ha
creato “Generazioni Connesse”, un sito web dove si
possono denunciare in anonimo atti di bullismo e cyber bullismo e ci sono
consigli capaci di migliorarli la vita.
Noi vi
suggeriamo di andare a visitare questo sito internet e se siete
vittime di atti di cyberbullismo o bullismo di denunciarli. Se non denunciate
potrete avere in futuro ripercussioni
serie, come malattie del tipo autolesionismo, obesità, anoressia, o ancora
peggio suicidio. Vi avvisiamo di leggere bene le autorizzazioni richieste
dall’app che volete scaricare e vi ricordiamo che ogni
foto postata sui social network non si eliminerà mai.
Attenzione alle persone
con cui chattate sui social perché dietro al nome di un vostro amico o parente
si potrebbe nascondere una persona adulta che cerca di adescare adolescenti.
Di Desireè P.
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