AntiBullo

IL BULLISMO AL GIORNO D’OGGI

Ciao a tutti! Come ben sapete, purtroppo, in TV e alla radio non facciamo altro che sentire notizie su vicende molto spiacevoli che accadono quotidianamente in particolar modo tra adolescenti. Sì, sto parlando proprio del bullismo, un fenomeno che è soggetto a ripetersi continuamente e spesso non sappiamo cosa fare per fermarlo…
Vi racconto ciò che e successo ad Atessa, un paesino in provincia di Chieti.
Un ragazzo 14enne, beneficiante del sostegno, è stato minacciato e picchiato da due compagni di classe. La vittima ha riportato sul corpo vari lividi, ferite e lesioni, che sono state fortunatamente scoperte da sua madre, la quale si è affrettata a portare il povero ragazzo all’ospedale di Lanciano, dove sono state riscontrate varie contusioni. I giovani bulli, sono ora ai domiciliari, e le indagini continuano.
Dopo questa complicata vicenda, inviterei qualunque ragazzo che purtroppo è vittima di bullismo, a parlare di ciò che accade con familiari, insegnanti, amici, o chiunque avesse la capacità di ascoltare e magari aiutare.
Intanto, noi del blog vi invitiamo a visitare il sito della nostra scuola “V.Antonelli”, digitando sul motore di ricerca ‘’IC3 CHIETI’’, aprire la pagina e cercare “bullismo’’; verranno fornite molte dritte su come affrontare le situazioni più complicate e i progetti che sono in corso per sconfiggere questo mostro!
Per oggi è tutto, alla prossima!!
                                                       CAMILLA E TOMMASO#3^B

CYBERBULLISMO 


Sicuramente ne avrai sentito parlare, il meccanismo è molto semplice, si tratta di bullizzare una persona attraverso i Social Networks; la nuova forma di sopruso e umiliazione attraverso l’utilizzo di strumenti tecnologici.

“Perché?” Per motivi inesistenti, nella maggior parte dei casi. 

Dietro ad uno schermo il bullo sa nascondersi.  Non mostra il viso, ma foto insensate, paesaggi, profili falsi, o semplicemente non ci sono post. 

Le app più conosciute che vengono usate sono le nostre preferite: WhatsApp, FaceBook, Instagram, Snapchat, Twitter e miriadi di altri Social Media. 

A volte, queste “violenze” online, possono iniziare possono iniziare da un semplice commento, da un messaggio… Spesso, le persone vittime di cyber bullismo, vengono riprese o fotografate durante scene imbarazzanti, atti di violenza; le immagini  vengono pubblicate, così comincia un circolo vizioso di messaggi pieni di irrisioni o insulti. 

Purtroppo alla nostra età, la maggior parte dei ragazzi si fa influenzare dalle cattive compagnie, non riesce a gestirsi, a conservare il buon senso e pur di non sentirsi “fuori” dalla folla attua dinamiche comportamentali di tipo violento, che ripetute nel corso del tempo possono provocare seri danni psicologici. Ricordiamo che spesso i bulli sono persone deboli, con difficoltà familiari, di autostima o altri infiniti motivi, ma con il loro modo di fare da “terrorista”, riescono ad integrarsi nelle diverse comitive.

Se ti capita che qualcuno inizi a seccarti, denuncia il fatto alla polizia postale.
Non cancellare mai i messaggi !!!!!! Sono le prove per dimostrare il danno e la sofferenza che puoi ricevere.

Non dimenticare, inoltre, che le persone a te care e vicine possono aiutarti! 

Se sei vittima di cyber bullismo, parlane con loro. Faranno di tutto per sistemare la situazione e farti tornare a sorridere!


Tommaso e Camilla


XXIV CORSO DI EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ

 
La nostra scuola ha partecipato al corso di educazione alla legalità promosso dalla Sezione Distrettuale Abruzzese dell’associazione Nazionale Magistrati e dall’associazione Chieti nuova 3 febbraio. 
 Le Scuole Medie partecipanti al concorso sono quelle di Chieti V. Antonelli, G. Chiarini-C. De Lollis, Convitto Nazionale “G. B. Vico” ; di Fara Filiorum Petri – sedi di Casacanditella, Casalincontrada, Roccamontepiano; di Francavilla al mare, F. Masci; di Ortona, Fonte Grande, n.1, via Mazzini n. 2; di Ripa Teatina-Torrevecchia Teatina M. Buonarroti; di San Giovanni Teatino G. Galilei. 
Il tema del concorso era “Non cadere nella rete-internet e i diritti delle persone”. Il Concorso si è articolato da novembre a maggio nel seguente modo: visione, nelle classi, del film “Cyberbully” con la guida dei docenti e successive riflessioni tra gli studenti e i docenti; conversazioni dei magistrati nelle Scuole nei mesi di febbraio e marzo; svolgimento dell’elaborato finale. Nella nostra scuola è intervenuta il Pubblico Ministero Barbara Del Bono.  
Per il nostro elaborato finale, abbiamo deciso di creare un video. A questo video hanno preso parte due ragazzi di ogni terza e in questo elaborato Anastasia viene aggiunta sul gruppo social della scuola e alcuni ragazzi la offendono e Marco la difende. Tra i due nasce un’amicizia e si incontrano al parco e vanno a casa di Anastasia. Marco però fa delle foto ad Anastasia mentre si cambia e le pubblica. In un secondo incontro Marco porta con sé altri bulli che picchiano Anastasia che in seguito viene aiutata da Luca e Alessia.  

Alessandro Langella






Incontro con il Pubblico Ministrero




Venerdì 10 marzo nell’Aula Magna della nostra scuola si è tenuto l’incontro con il Pubblico Ministero Barbara del Bono che ci ha spiegato come comportarsi quando si è vittima di bullismo

Il cyber bullo non rispetta la nostra privacy, usa le nostre foto postate su social network contro di noi, vi apporta delle modifiche per poi postarle sul suo stesso  profilo, così da prendere ancora più in giro la vittima.

Non bisogna fidarsi delle persone che ci scrivono in chat privata perché possono aver creato un profilo falso o hackerato il profilo di un’altra persona. Per il bulli è importante avere un pubblico. Infatti un bullo senza pubblico non è nessuno! Se sui social una persona posta un video imbarazzante o privato di un altro individuo NON dobbiamo assolutamente ripostarlo.

Il PM ci ha fatto vedere un video in cui una ragazza veniva picchiata da una coetanea e i ragazzi intorno filmavano e la incitavano. Abbiamo “conosciuto” Amanda Todd, una ragazza vittima di cyberbullismo che ha cambiato varie scuole per sfuggire al cyberbulli, ma in ogni scuola in cui andava la riconoscevano e la prendevano in giro per il suo video postato da sconosciuti su Internet. Ha provato a farla finita due volte ingerendo candeggina; la terza è morta.

Se siete vittime di bullismo denunciate o parlatene con amici o parenti.

Se i bulli siete voi SMETTETELA perché la situazione potrebbe degenerare  e finire male. Molto male!

Di Alessandro L.

Internet e il cyberbullismo


Internet è uno dei tanti mezzi che utilizzano i cyberbulli per offendere e insultare le proprie vittime, normali adolescenti. Però non tutti sanno che internet può essere utilizzato e deve essere utilizzato per buone cause.

Possiamo cominciare a guardare ad internet con tranquillità: non è solo uno strumento offensivo ma anche una via di uscita, per tutte quelle persone che subiscono ogni giorno violenze da stupidi ragazzini che vogliono mostrasi superiori.

La Polizia Postale ha creato “Generazioni Connesse”, un sito web dove si possono denunciare in anonimo atti di bullismo e cyber bullismo e ci sono consigli capaci di migliorarli la vita.

Noi vi suggeriamo di andare a visitare questo sito internet e se siete vittime di atti di cyberbullismo o bullismo di denunciarli. Se non denunciate potrete  avere in futuro ripercussioni serie, come malattie del tipo autolesionismo, obesità, anoressia, o ancora peggio suicidio. Vi avvisiamo di leggere bene le autorizzazioni richieste dall’app che volete scaricare e vi ricordiamo che ogni foto postata sui social network non si eliminerà mai.  

Attenzione alle persone con cui chattate sui social perché dietro al nome di un vostro amico o parente si potrebbe nascondere una persona adulta che cerca di adescare adolescenti.

                                                                                                 Di Desireè P.




 

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